C’è la classica, la pizza gourmet, il trapizzino, la pizza che paghi quanto vuoi tu,e poi nella Milano capitale del cibo dove finalmente anche il più celebre piatto italiano si è preso il suo posto, c’è chi ha pensato di farti provare di tutto il meglio un po’:
ecco Briscola, che ha puntato tutto sul pizza-sharing dando la possibilità di assaggiare nello stesso momento «pizzine» di tanti gusti diversi da mettere al centro del tavolo per rendere ancora più conviviali i pranzi e le cene in compagnia, in un ambiente contemporaneo nel concept e nel design.
Una novità che è piaciuta, e ora Briscola – dopo le due sedi in Porta Romana, Sempione e una a Firenze – ha aperto due nuovi ristoranti milanesi in Porta Nuova Varesine (viale Liberazione 15) e in piazza Diaz (via Marconi angolo via Dogana), il cuore del nuovo quadrilatero del cibo a un passo dal Duomo.
Sono le prime novità dopo l’ingresso in società di Francesco Trapani, imprenditore nel settore del lusso, che ha rilevato il 53% di Briscola con l’obiettivo di renderlo un brand internazionale.
Dopo un altro locale che nei prossimi mesi aprirà in Brera ne seguirà infatti uno a Londra (non si sanno ancora le date, ma sono già stati individuati possibili locali in zone di grande passaggio in città) ma intanto queste due nuove inaugurazioni milanesi sono già un significativo assaggio di come sarà la prima catena di pizzerie italiane nel mondo.
LO STILE
Di grande impatto visivo anzitutto. I due nuovi ristoranti sono stati progettati dallo studio Novembre, giocando sui toni del nero, bianco, rosso: alle pareti figure di Briscola fuori scala, neon, un pavimento che riproduce il pattern delle carte da gioco in grande formato.
«Un ambiente underground che ricorda quello delle confraternite universitarie, legato a un progetto contemporaneo che propone in chiave innovativa un piatto tradizionale come la pizza: un piatto del popolo, così come solo simboli del popolo le carte da gioco» ci dice Fabio Novembre.
Nel suo stile ha pensato anche a un benvenuto d’effetto: una grande scultura poligonale della Regina Margherita alta sei metri che nelle due nuove sedi del Duomo e Varesine accoglierà il pubblico all’ingresso.
COSA SI MANGIA
Il menù dei nuovi Briscola tiene il passo: resta ovviamente la formula del pizza sharing con la possibilità di combinare 21 «pizzini» diversi (costano dai 5 ai 7 euro) con gusti che vanno dai classici margherita e marinara a idee contemporanee come la California preparata con salmone e avocado, tutti molto gustosi e digeribili preparati come tradizione napoletana insegna con farine e ingredienti di prima qualità e lievitati almeno 24 ore.
Poi, oltre a una nuova scelta di insalate si potrà provare provare anche il gelato sharingassaggiando 2 o 4 mini stick di gelato a scelta (prodotti peraltro da Geloso, altro brand appena rilevato da Trapani che si prepara ad aprire i primi flagship nelle grandi città italiane).
Infine la nuova sede del Duomo è contemporaneamente il nuovo quartier generale di Briscola: qui ci sono gli uffici, e si tengono corsi di formazione per i dipendenti in collaborazione con l’Università della Pizza e Alma, l’alta scuola di cucina di Cologno di cui Gualtiero Marchesi era rettore.
E POI
«Vorremmo che Briscola diventasse l‘emblema della pizza italiana di qualità a livello internazionale. Un posto dove mangi benissimo e alla fine vai via soddisfatto, perché è tutto buono, ma anche perché hai pagato il giusto: il lusso del buon cibo accessibile»:
ce lo spiega Francesco Trapani durante una chiacchierata in cui rivela anche il motivo per cui ha deciso di investire i suoi soldi nel progetto di Riccardo Cortese e Federico Pinna, fondatori di Foodation, che è la holding di cui Briscola fa parte.
«In tanti – prosegue Trapani – mi avevano parlato bene della loro idea, ma mi sono deciso solo dopo aver provato. Mi hanno invitato a cena, mi hanno fatto assaggiare di tutto un po’, mi è piaciuto moltissimo. Quando ho visto che dietro agli ottimi numeri c’è tanta sostanza, ho deciso: la pizza è un trend in forte ascesa, la gente vuole mangiare bene, questa è una di quelle pizze che ti fanno venire voglia di tornare».
Fabiana Salsi
fonte: https://www.vanityfair.it/vanityfood/ristoranti/2018/06/22/pizzerie-da-provare-a-milano-pizzine-briscola-sedi-aperture
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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