E’ uno dei Borghi più belli d’Italia e il percorso per raggiungerlo particolarmente piacevole e distensivo. Dalla pizzeria si vede a distanza la bellissima rocca che fa da attrattore principale.
Da qualche anno Giuseppe si è dedicato alla pizza: come moltissimi che hanno iniziato con l’attività di ristorazione, si ritrova cuoco pizzaiolo. Sapere intuire per tempo che bisogna cambiare velocemente le proprie scelte di lavoro rappresenta una grande vantaggio nella soluzione delle difficoltà in agguato. La pizza proposta con un tale target di qualità ben presto riporta risultati positivi.
L’esperienza maturata in cucina ritorna utilissima nella combinazione degli ingredienti e ha affinato il gusto nella ricerca dell’impasto ideale. Quest’ultimo punta all’effetto nuvola, soffice e scioglievole, ben maturato, anche se quel cornicione pronunziato forse non è il massimo.
Classe 1987, la giovane età riflette sul lavoro entusiasmo ed energia, investita soprattutto nella ricerca dei prodotti. Si coglie una certa freschezza di pensiero nelle pizze gourmet e allo stesso tempo sono impeccabili margherita e marinara, ritenute tutt’oggi la prova del nove per un pizzaiolo entro i confini campani. Imperdibili in questa stagione le Pizze secondo me, il settore del menu attraverso il quale Giuseppe vuole raccontarsi.
Qui ritroviamo la notevole Montanara d’aMare, pizza fritta con crema di cicoria selvatica, stracciata di vacca pezzata rossa, gambero crudo di Mazara, colatura di alici di Cetara e un tocco fresco e piacevolissimo di buccia di limoni amalfitani...
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Marina Alaimo
fonte: https://www.identitagolose.it/news/?id=202
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BREAD RELIGION
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