Il suo Equilibri è aperto in centro a Treviso – dalle parti di Porta San Tommaso - dal 12 marzo scorso, un successo così immediato è un lusso, di questi tempi.
Tanto che quasi vien voglia di bacchettare l’architetto Maria Grazia Martinelli: ma non avrebbe potuto renderlo un po’ meno accogliente? E invece è pure andata a conquistarsi un premio, a Milano…
Scherzi a parte, sorride Croce e con lui i suoi due “soci” Michele Pozzobon e Alberto Furlan.
Vien da dire: han vinto la partita con un tiro da tre punti appena prima che suonasse la sirena, rievocando i trascorsi del pizza-chef come giocatore di pallacanestro in serie A, lui molisano prima paracadutato a Roma e poi alla Benetton Treviso.
Dalla città veneta non si è più mosso, scoprendovi un ventennio fa la passione per la buona tavola, poi frequentando tutti i livelli dell’Università della Pizza di Molino Quaglia.
Oggi che di anni ne ha 53, ecco l’avventura di questo bistrò moderno, aperto dalla prima mattina fino alla tarda serata: «È un’idea che cercavamo di sviluppare da molto tempo».
La pizza è una delle punte dell’offerta di Equilibri: «Cerchiamo di offrirne una versione contemporanea, accompagnata da farciture e topping di alta qualità».
Diversi tipi d’impasto a base Petra: classico napoletano, alla pala, focaccia alla romana e i nuovi al tegamino «tipo Renato Bosco, un grande maestro», ossia prima cotta al vapore e poi rifinita in forno, e infine il crunch «alla Gabriele Bonci. L’abbiamo proposta per la prima volta qualche giorno fa, subito un successo».
Ma la risposta è in generale molto positiva, come si diceva. Con alcune punte di diamante:
una pizza – sia classica napoletana che alla pala – con burrata, ventricina molisana e pomodoro Marinda.
E un’altra con tataki di tonno, pesto di olive, capperi e basilico, polvere d’arancia e pomodoro confit.
Carlo Passera
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=531
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