Ma cosa accadrà dopo il 31 ottobre, quando si spegneranno i riflettori sull'Esposizione Universale? Dovremo lavorare perché i buoni propositi di questi mesi diventino nuovi modelli di consumo alimentare.
Il primo evento post-Expo nel mondo della pizza italiana sarà la nona edizione di PizzaUp (2, 3 e 4 novembre), il simposio tecnico organizzato da Università della Pizza, che in questi anni ha ridisegnato in chiave contemporanea uno dei piatti della cucina italiana più conosciuti nel mondo.
I lavori di PizzaUp e i corsi di Università della Pizza hanno fatto emergere una nuova categoria di pizzaiolo, immediatamente riconoscibile per la cura che ripone nella scelta degli ingredienti, nella lavorazione degli impasti e dei lieviti, nella cottura rispettosa del gusto e delle componenti nutrizionali, nel modo di porsi e di servire il cliente.
Terra, Energia e Nutrizione sono i cardini sui quali costruire un'alimentazione quotidiana più responsabile.
Li riprenderemo nel prossimo PizzaUp, per rafforzarne la diffusione usando la popolarità della pizza e la maturità di quei pizzaioli che, con un termine coniato dalla stampa di settore, la interpretano in chiave "gourmet".
Riprenderemo i temi della conoscenza diretta dell'origine degli ingredienti e di chi li produce (Terra), della riduzione dello spreco alimentare e dell'uso responsabile dell'energia del cibo (Energia), dell'educazione al gusto come chiave per nutrirsi senza sprechi (Nutrizione).
Tre semi di cambiamento chiaramente presenti nel Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea, scritto da alcuni tra i più importanti nomi della critica gastronomica italiana e presentato nell'edizione 2012 di PizzaUp.
Piero Gabrieli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=531
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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