Questo modello nutrizionale è stato abbandonato nel periodo del boom economico degli anni Sessanta e Settanta, perché ritenuto troppo povero e poco attraente rispetto ad altri modelli alimentari, ma ora la dieta mediterranea sta sicuramente riconquistando l'interesse dei consumatori e sta conoscendo una sempre maggiore diffusione.
La piramide alimentare è la rappresentazione grafica di questo insieme di regole alimentari e di vita (perché la parola “Dieta” deriva dal termine greco dìaita che significa “stile di vita”, cioè quell’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, abilità, saperi e spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso intorno al mangiare) (fonte: Unesco).
Il nostro Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione nel 2009 ha riformulato la piramide alimentare per adeguarla a stili di vita contemporanei (vedi l'illustrazione) riportando alla base gli alimenti (preferibilmente integrali) a base di cereali, assieme a frutta e verdure di stagione.
Nella fascia del consumo giornaliero rientrano inoltre semi, spezie, latticini a basso contenuto di grasso e olio di oliva.
Ci sono tutti gli ingredienti per dare alla pizza italiana contemporanea (che la si voglia chiamare pittorescamente “gourmet” o meno poco importa) il ruolo di portabandiera della dieta mediterranea.
Piero Gabrieli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=416
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.