Per tutta la stagione estiva ha proposto pizze gourmet nel suo ristorante gastronomico; e presto l’offerta tornerà, in vista del Natale.
Tre le varianti proposte, a rotazione:
la Venere (nella foto), con impasto a base di farina di riso Venere, farina macinata a pietra, lievito madre e miele, nella farcitura protagonisti pomodorino nero confit, scampi, burrata di Andria, fiori di zucca, insalata mizuna e basilico;
la Selvaggia (impasto creato da una miscela di farina integrale e farina macinata a pietra ottenuta dalla macinazione del grano duro Cappelli), arricchita con carne di cervo marinato per 12 ore con anice stellato e bacche di ginepro, crema di mozzarella e crema di fave aromatizzate allo zenzero, più una spugna di pepe nero;
infine la Piemontese, topping di carpaccio di Fassone, robiola di Roccaverano, mozzarella fiordilatte e fichi. Il gusto particolare dell’impasto era dato dall’aggiunta di un cucchiaino di caffè.
Spiega Sforza: «Anche se non siamo una pizzeria abbiamo voluto proporre una pizza, peraltro con impasti un po’ particolari e lunghe lievitazioni, su richiesta dei clienti del nostro hotel. Ha funzionato benissimo, soprattutto quella con l’impasto a base di riso Venere e condita con gli scampi, la più “estiva”. Ora abbiamo sospeso la cosa, perché richiede molto tempo, ma la riproporremo a breve».
Il modello di riferimento per lo chef è stato quello della pizza napoletana classica, con cornicione alto, poi completamente rivisitato nell’abbinamento. «E abbiamo anche realizzato delle pizze al tegamino, siamo pur sempre a Torino…».
Carlo Passera
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=626
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.