Questo non vuol dire però pizze troppo elaborate o forzatamente creative, visto che sono pensate principalmente per una clientela straniera che vuole godersi una buona pizza, simbolo del cibo italiano e mediterraneo, anche in un ambiente a 5 stelle.
Ne è un esempio perfetto quella proposta da Fabio Ciervo, chef executive dell’Hotel Eden di Roma, elegante albergo della Dorchester Collection a due passi da via Veneto.
Originario di Sant’Agata dei Goti, bel borgo del Sannio beneventano, con un passato da sportivo e un master in Nutrizione – conseguito mentre l’hotel era chiuso per l’imponente ristrutturazione che lo ha reso ancor più raffinato e moderno, senza perdere fascino – Ciervo ha deciso di introdurre anche la pizza nel menu de Il Giardino, il ristorante “informale” dell’albergo sullo stesso piano (con panorama annesso) dell'insegna stellata La Terrazza.
Qui lo chef propone una cucina mediterranea basata su preparazioni semplici e sane, con grandi materie prime e lavorazioni fatte in casa.
Non poteva mancare, appunto, la pizza, alla quale Ciervo – che ha iniziato a lavorare proprio in pizzeria, a Volterra, facendo le stagioni durante gli studi all’alberghiero – ha applicato la stessa, meticolosa ricercata su prodotti e tecniche che dedica a ogni suo piatto, con attenzione al gusto e all’aspetto nutrizionale.
Così, oltre ad aver predisposto uno spazio dedicato a banco e forno (elettrico con piano rotante, per garantire cotture perfette) in cucina, si è messo a studiare farine, impasti e condimenti per ottenere delle pizze gustose e digeribili.
Oltre a una lunga maturazione e lievitazione (almeno 48 ore), ha scelto le farine non raffinate di Petra, con un blend ad hoc che prevede l'aggiunta di farro e soia, per una maggiore concentrazione di fibra capace di tenere sotto controllo l’indice glicemico ma anche ottenere una texture particolare e un sapore pieno e “rustico”.
Per i condimenti, che cambiano con le stagioni, lo chef sceglie prodotti selezionati con la stessa cura che per i piatti de La Terrazza:
fiordilatte bio e passata di pomodori fiaschetto dalla Puglia, ‘nduja dalla Calabria, un tonno sottolio straordinario e una selezione di oli extravergine da tutta Italia, da abbinare ai sapori delle singole pizze come dei piatti.
Poche ma davvero buone le pizze in carta, servite in maniera “tradizionale” (non già divise in spicchi) da godersi – al pari del panorama sui tetti di Roma – in assoluto relax.
Tra le proposte, suddivise tra bianche e rosse, figurano Marinara e Margherita ma pure la pizza Il Giardino con fiordilatte, pomodorini, rucola, prosciutto e scaglie di Parmigiano, e quella con pomodorini datterini, mozzarella di bufala, ventresca di tonno e basilico.
Redazione Identità Golose
fonte:http://www.identitagolose.it/news/view.php?id=92
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