Un po' cucina, un po' racconto sull'idea dietro gli ingredienti, che si snoda imprevedibilmente secondo le direzioni tracciate dal dibattito attorno al tavolo.
Come i links di una conversazione web che rimandano agli approfondimenti mano a mano che affiorano le domande. Come una conversazione nel web, che si snoda lungo una rete di interrogativi tessuta tra i links delle risposte.
Questo sarà lo spazio di Petra Molino Quaglia a Identità Golose Milano 2016, progettato per definire con materiali inusuali lo chef's box, un perimetro di comunicazione tra cuoco e visitatori, per stimolare il dibattito durante la preparazione del piatto, senza ostacoli tra l'udito, l'olfatto, la vista e il palato.
Un'esperienza diversa dalla sala, dove il cuoco è sul palcoscenico e chi ascolta è distante. Non ci saranno schermi che proiettano le immagini e microfoni che diffondono parole per descrivere l'effetto del cibo sui sensi.
Proveremo a liberarci dalla fatica mentale di trasformare una descrizione e un'immagine in profumi e sensazioni tattili. Lo facciamo già ogni giorno, vivendo le esperienze confezionate dai computer.
Sarà un messaggio di ritorno alla contestualità degli stimoli sensoriali provocati dal cibo, capace come niente altro di far condividere simultaneamente, a chi è attorno a un tavolo, un' esperienza dai tratti comuni, definiti in parte dal racconto del cuoco e in parte dalle risposte alle domande dei suoi commensali.
E di fronte, all’imbocco della piazza centrale di Identità, i profumi del Forno di Mamapetra, dove nei tre giorni si sfornerà dal vivo il pane del congresso.
Piero Gabrieli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=579
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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