Ora, se è vero che il numero di bacari è notevole – tanto che c’è chi organizza anche un bacarotour, un giro che nel migliore dei casi si conclude con una felice e godereccia ubriacatura dei partecipanti e nel peggiore con una segnalazione alle forze dell’ordine per disturbo della quiete pubblica e magari anche atti osceni in luogo pubblico – è anche vero che Venezia è fatta di ristoranti più o meno costosi, osterie, pasticcerie, panifici – sempre meno – e luoghi dove la gente comune fa la spesa.
Nonostante le apparenze, insomma, non siamo a Disneyland.
Ecco allora qualche suggerimento per vivere la città oltre i bacari, per scoprire delizie introvabili e angoli poco conosciuti.
Partiamo dalle pasticcerie, chè a Venezia non si fa nemmeno in tempo a dimenticare l’ultima fetta di panettone che già è tempo di frittelle e galani in vista del Carnevale.
Avvertenze per i non veneziani: se volete trovare i luoghi elencati, evitate di girare per la città con una mappa in mano e lo sguardo smarrito di un cucciolo che non trova più i genitori.
Sembrerete turisti e rischierete il trattamento riservato agli allocchi. Perdetevi pure e poi, piuttosto, chiedete: qualche cittadino cortese che non vi risponda in dialetto e che non dica che venite dalla campagna si trova sempre.
PASTICCERIA ROSA SALVA
Calle Fiubera e Mercerie, Sest. San Marco; Campo San Giovanni e Paolo, Sest. Castello Un’istituzione in città. Le origini risalgono al 1870 e a un capostipite di una generazione di pasticceri-cuochi-imprenditori che negli anni ha regalato alla città banchetti, catering, delizie dolci e salate per mondanità e privati.
Tre le sedi veneziane e una a Mestre. Tra tutte, preferite le prime due elencate: avrete maggiore freschezza e un servizio più gentile.
Qui la classicità ha una veste moderna ma non troppo: dimensioni un po’ più ridotte delle classiche paste (trovate anche i mignon), e aspetto molto raffinato ma senza eccessi. Dalla pasticceria secca alle torte c’è praticamente tutto: bignè, greche, fiamme, sacher, tiramisù, rotoli di pan di Spagna, zaleti e altri illustri esponenti della tradizione veneziana.
A mezzogiorno trovate anche una scelta di piatti salati.
Attenzione alle frittelle: le veneziane hanno un buco al centro. Direte: sono ciambelle. Neanche per sogno: assaggiatele e poi fatemi sapere. Affollatissimo all’ora di pranzo e in pausa caffè.
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Caterina Vianello
fonte: https://www.dissapore.com/locali/pasticcerie-migliori-venezia/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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