In realtà, non si tratta esattamente di una pizza, ma in qualche modo è un omaggio al disco di pasta più amato al mondo e in particolare alla sua parte più bistrattata, il bordo o cornicione.
Il piatto di Cuttaia – il cui nome completo, Pizzaiola – merluzzo all'affumicatura di pigna (foto), in realtà rimanda più al tipico sugo siciliano a base di pomodoro, olive e origano – della pizza ha l'aspetto, e il profumo, anche se nasconde un antipasto a base di pesce, cotto appunto “alla pizzaiola”.
«Il nome di questa ricetta, con cui in Sicilia si prepara la carne o anche il pesce, mi faceva sempre venire in mente la pizza. Così un giorno, dopo varie evoluzioni, ho deciso di dargli l'aspetto visivo della pizza, di cui riprende anche diversi ingredienti. E così questo piatto è diventato pizza» racconta il cuoco.
Il merluzzo viene affumicato al fumo di pigna e condito con olive e pomodoro confit, poi ricoperto da una spuma di patate che replica l'effetto della mozzarella, con tanto di foglia di basilico a completare.
Il tutto viene sistemato dentro un anello di pasta da pizza poco lievitata, che però viene passata alla sfogliatrice e stesa molto sottile. Cuocendo, si alza facendo da “contenitore” per la pizza, proprio come se fosse un cornicione.
Passato alla salamandra prima di servire il piatto, assume anche il profumo della pizza appena sfornata, ma una volta messo in bocca si rivela friabilissimo, e si dissolve in bocca.
Insomma, una “pizza che non c'è” servita addirittura prima di portare il pane in tavola, per far sì che venga gustata in tutto il suo sapore, facendo venire l'acquolina come una pizza vera.
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=374
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