"Pane è la più gentile, la più accogliente delle parole. Scrivetela sempre con la maiuscola, come il vostro nome". Seguiamo il consiglio, allora.
Il Pane, vestigia universale di comunità, di fratellanza («Ci sono persone nel mondo che hanno così tanta fame, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane». Gandhi), non a caso adottata dalla cultura cristiana. Pane dunque come segno d'identità, e quindi anche d'Identità. Non un Pane qualsiasi, ovviamente, bensì quello di Niko Romito, lo vedete qui sopra, nella foto di Brambilla-Serrani.
«Ogni anno, scegliamo il piatto simbolo del congresso con una duplice finalità - spiega Paolo Marchi, che di Identità Milano è ideatore e curatore - La prima, evidenziare in un'immagine il tema stesso che abbiamo scelto, in questo caso Il Fattore Umano: Costruire Nuove Memorie. Ed è evidente la funzione evocativa di questo alimento, che innerva la nostra storia eppure - e veniamo al secondo punto - viene da qualche tempo proposto da uno chef come Niko Romito con prospettiva e dignità nuove»
recuperandone insomma una centralità che fa parte della cultura mediterranea: companatico è tutto ciò che lo accompagna, e non viceversa, ossia il Pane è cardine, il resto alla bisogna (cumpanatĭcum nel latino medioevale, ossia cum pane, con il pane)...
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Carlo Passera
fonte: https://www.identitagolose.it/news/view.php?id=146
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