"Non gironzolavamo nel centro di Terrasini (Pa) da anni e quello che abbiamo trovato nel fine estate del 2018 è un centro con zona pedonale curata, piena di vita, di ragazzi, di locali, cocktail bar e varie cose buone. Una bella sorpresa insomma!
Tra un angolo e un altro, con vista sulla Chiesa Madre di Maria SS. delle Grazie, ecco Rustico. La Steak House di Bruno Lo Iacono, Giusi Palazzolo e Miriana Vecchione prende tre quarti di un isolato, con un bell’esterno, vista sul corso e sulla piazza. Solo che Rustico, lanciata appunto come Steak House, si è negli anni evoluta sino a diventare una insospettabile, gran bella pizzeria. Senza dimenticare i migliori tagli di carne, cotti peraltro in un bel grill a vista.
Dall’esterno, sul corso, si vede una bella fila di tavoli che con l’interno raggiunge un totale di 250 coperti; l’esterno è però in attività solo in estate e si dismette con le prime piogge o freddi autunnali. La mise-en-place è gradevole e curata, nonostante sia assolutamente semplice e giocata sul contrasto dei colori pastello dei bicchieri. Tavoli e poltroncine sono, invece, di colore bianco, il sottopiatto è una graziosa tavoletta di legno fissata allo stesso tavolo.
Il menù offre un ventaglio molto ampio di scelta. Si può iniziare con classiche bruschette, taglieri di salumi o formaggi, patate fritte, panelle e crocché, o qualcosa di più “sostanzioso” e tipico di una steak house, ad esempio una tartara di carne, trecce di stigliole ai ferri, mangiaebevi con cipolla e scalogno, mozzarella di bufala con crudo di Parma. Oppure, con antipasti pizza, tra cui sfincionelli e faccia di vecchia.
Passando alla parte più interessante, e cioè alle pizze, ce ne sono così tante che occorrono svariati minuti per scegliere quella giusta. Renzo Mazzola, trentaseienne, pizzaiolo e istruttore della FIP (Federazione Italiana Pizzaioli nel mondo) propone tre impasti, tutti indiretti con una lievitazione che varia da 32 a 48 ore a seconda della tipologia, all’insegna della digeribilità e della fragranza:
“grani antichi siciliani”, da farine macinate a pietra e fornite da un mulino madonita;
impasto “rustico” da farine multi cereali arricchite con semi, tra cui semi di lino, semi di girasole e semi di zucca;
impasto “classico”, la base migliore per lo stile napoletano della casa, ottenuto da farina Petra arricchita dalle farine integrali sopra citate macinate a pietra. Il forno è a legna, la temperatura viaggia tra 460 e 480°.
Sorvoliamo su burghers e sandwich, off-topic ma molto interessanti, ci sono le Pizze Classiche come la Margherita, la Napoli, la Romana o la 4 gusti;
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)