Poi a Modica, dove ha affrontato in maniera molto diretta quelli che secondo lui erano difetti nella produzione del famoso cioccolato della cittadina siciliana.
Un cioccolato che iniziava a essere conosciuto per caratteristiche che secondo Sabaini non erano affatto pregi:
«Quel prodotto era pensato in origine per un consumo immediato, non poteva reggere la conservazione lunga. Modificando le temperature, abbassandole ulteriormente, siamo riusciti a evitare l’affioramento del burro di cacao, la separazione dello zucchero, lo sbriciolamento. E soprattutto la perdita di gusto e profumo».
Così nasce nel 2011 Sabadì: il nome del brand viene dall’idea di un giorno che non c’è, a raccontare di un approccio creativo al gusto, che usa la fantasia come strumento per far nascere nuovi prodotti. Come i Cioccolati Affinati, che abbiamo avuto modo di provare in una degustazione a margine del Pizza! Food Festival di Sortino (Siracusa), evento di cui abbiamo raccontato qui...
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Niccolò Vecchia
fonte: https://www.identitagolose.it/news/view.php?id=123
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BREAD RELIGION
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