VUOI RICEVERE
NOVIT
À, PODCAST E VIDEO ?

VUOI RICEVERE
NOVIT
À, PODCAST E VIDEO ?

RASSEGNA STAMPA WEB
come e dove Petra arriva in tavola
RASSEGNA STAMPA WEB
come e dove Petra arriva in tavola
Emma, Roscioli e il segreto della “romana”

Si chiama Emma la nuova pizzeria romana aperta in via Monte della Farina (toponimo che deriva dall'antica sede del Monte Frumentario, che offriva prestiti in grano ai contadini) da Francesco Roscino in collaborazione con l'amico fraterno Pierluigi Roscioli.

Francesco ha rilevato una decadente trattoria romana a due passi dal forno Roscioli per farne – con l'aiuto e il know how di Pierluigi - l'avamposto della riscossa della pizza romana, quella bassa e croccante fatta a regola d'arte, ormai soppiantata da “napoletane” o aspiranti tali, pizze gourmet e versioni scadenti della romana al piatto.

«Il segreto di una buona romana – spiega Pierluigi – è la surmaturazione dell'impasto, che nessuno fa più».

In pratica, spiega, è la lavorazione lunga e attenta senza shock termici (puntatura a temperatura ambiente per qualche ora, passaggio in frigo a 8°C per 18-26 ore, divisione in panetti e maturazione a 12-14°C per altre 12 ore almeno) e con pochissimo lievito, che permette di rompere i legami glutinici dell'impasto rendendolo estremamente croccante e digeribile.

Le palline così ottenute, anche se rispettano i canoni di peso della romana, sembrano più grandi perché tendono a “cedere”, richiedendo una grande abilità nella stesura fatta prima a mano e poi con il matterello. La fragranza prolungata è garantita anche dalla cottura attenta nel forno a legna e da un breve risposo sul piano di abete all'uscita dal forno.

Fondamentali anche le materie prime utilizzate naturalmente, che per l'impasto – un mix di farina di farro bio (20%) e Manitoba con forza limitata - come per i condimenti sono in gran parte di origine laziale, con qualche eccezione.

Si va dalla Napoli&Cantabrico con le pregiate alici spagnole a quella dedicata ai Fratelli Salvo (pomodoro del piennolo, pancetta arrotolata di cinta e caciocavallo podolico) ma fiordilatte ed extravergine, ad esempio, sono del Lazio.

Ad accompagnare le pizze (e le focacce, più alte e spianate a mano) ci sono i prodotti del bancone “roscioleggiante” ma anche fritti, bruschette e qualche piatto di cucina tradizionale, una carta dei vini intelligente e una selezione di birre artigianali accanto a quelle di grandi marchi italiani.

«Oltre a riportare in voga la “romana” – dicono Francesco e Pierluigi – vogliamo anche fare un locale per tutti, dove venire in tranquillità, restituendo alla pizza la sua connotazione popolare: la pizza, per noi, deve tornare ad avere “i piedi per terra”». 

E questo moderno locale con circa 100 coperti, dove volendo si possono spendere anche 28 euro in due per pizza e birra (o molti di più, naturalmente, in base a gusti e possibilità) sembra il posto giusto.

Luciana Squadrilli
fonte: 
http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=454

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

PETRA srl - Vighizzolo d'Este (PD) IT03968430284