Al centro della sua lezione (e del suo lavoro): il pane per chi non può mangiare il pane. O meglio: pane di altissima qualità, ottenuto da lievito madre, ma privo di glutine, dunque più digeribile in generale e in particolare commestibile anche per chi soffre di celiachia.
“Il mondo senza glutine” si intitola infatti l’intervento che vedrà come protagonista questa ragazza che tra i lieviti è nata: la sua famiglia gestisce la pasticceria Morandin a Saint-Vincent dal 1964.
«Il mio scopo è ottenere prodotti gluten-free il più possibile naturali - spiega - Spesso gli alimenti per celiachi sono pieni di conservanti e additivi, che servono a dare stabilità all’impasto. Io cerco la strada per avere sempre prodotti di qualità».
Lo spiegherà sul palco preparando… una colazione a base di pane, burro e marmellata.
«Per il pane userò lievito madre, un mix di farine bilanciato (mais, riso, grano saraceno…) e Bricks di Petraviva (“mattoncini” di cereali, pseudocereali e legumi, ricchi di proteine e sali minerali): un innesto facile da fare anche a casa, ad alto valore nutrizionale e, grazie ai Bricks, capace di abbassare anche l’indice glicemico».
L’impasto riposerà 6/7 ore prima di essere cotto e poi gustato. Perché è buono: «Assaggi "alla cieca" hanno dimostrato come questo pane sia più leggero, profumato e persino aromatico, grazie alla presenza del grano saraceno».
Carlo Passera
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=485
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