Almeno così è stato fino alla fine di maggio, quando Vilà ha deciso di dedicarsi a pieno regime al suo nuovo progetto Fabrica Moritz e alla sua insegna più famosa e premiata Alkimia.
Il testimone viene comunque passato allo chef Salvatore Mazzotta, che segue la linea del suo predecessore. Il segreto è la qualità della materia prima, sia per quella locale sia per quella italiana, e che vanno ad animare un menu caratterizzato da primi piatti, insalate e soprattutto pizze.
Queste ultime rimangono la punta di diamante del menu e sono frutto di un’attenta lavorazione dell’impasto. Infatti, viene impiegato lo stesso impasto con cui si realizzano tutti i prodotti da forno presenti nel ristornate come la ciabatta, usata per il Pan y tomate, una sorta di bruschetta al pomodoro in versione catalana.
La pizza di Saltimbocca risulta così molto sottile e croccante: un disco di 55-60 g di impasto, cotto in forno elettrico e servita con diverse farciture, dalle tradizionali alle più creative. In particolar modo, hanno grande successo: l’Iberica con pomodoro, Jamon Serrano, chistorra (carne secca), rucola e basilico e Les Ilies con soppressata, formaggio di capra tipico delle Baleari, mela cotogna, menta e arancia.
Non mancano ovviamente le classiche italiane, dove l’attenzione è posta sulla selezione di ottimi ingredienti quali mozzarelle dop, burrate, passata di pomodoro e Parmigiano.
Claudia Orlandi
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=353
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