Affinché la possa gustare anche chi soffre di celiachia. La sfida? Realizzarne una molto simile a quella tradizionale, sia nell’aspetto estetico sia nel gusto.
Per dirla tutta: non bassa e secca, ma vaporosa e fragrante. Una mission non certo facile. “Ma nemmeno impossibile”, aggiunge il volitivo e propositivo Beniamino Bilali.
Che parte dalla sperimentazione avviata nel corso dello scorso simposio di PizzaUp per volare verso nuovi confini dell’impasto.
La capacità?
Starà nel creare la perfetta alchimia fra acqua e farina di grano saraceno germinato, ricco di principi nutritivi ma assolutamente gluten free. In modo tale da dar vita a una biga in grado di acquisire (e, in un certo senso, sostituire) il ruolo del lievito.
Per poi procedere nella lavorazione come per un impasto “normale”. Puntando su una buona idratazione e rispettando la personalità e le peculiarità della farina.
“Certo, l’importante è saper toccare, ascoltare e conoscere gli ingredienti, per poterli utilizzare al meglio”, spiega il pizzaiolo. Il cui intento è quello di ideare una pizza ben alveolata. Alla Bilali, insomma.
Nonostante manchino la forza e la spinta proteica. Per un prodotto davvero democratico, orgoglioso di piacere a tutti. A chi celiaco lo è, ma pure a chi non lo è. Per non far sentire nessuno di serie “b”. Parola di BB.
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=431
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