Quindi devi fidarti del fatto che in qualche modo i punti si connetteranno nel tuo futuro. Devi credere in qualcosa – il tuo istinto, il destino, la vita, il karma, qualunque cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito e ha fatto tutta la differenza nella mia vita».
Tutta questa saggezza arriva da una bella ragazza classe 1990, dunque con un'età in cui tanti surfano ancora tra le lasagne di mammà, redditi di cittadinanza e fuoricorsismi vari. Lei invece ha un curriculum alto come un millefoglie.
Lucia De Prai è una romana elegante e affilata, avvicinatasi alla cucina per bisogno (studiava Giurisprudenza, era a Londra e doveva sbarcare il lunario) e alla disciplina che governa i fine-pasto per caso. Ma nella vita le combinazioni sono bluff che dura poco. E Lucia era una predestinata.
Precisa, netta, nitida, mai sovraesposta, con un gusto per la bellezza raro, un po’ innato e molto figlio dei suoi maestri, molti e buoni (che grande fortuna sono, gli insegnanti): Roy Caceres di Metamorfosi e Heinz Beck della Pergola nella sua Roma, poi Paco Torreblanca dell’International School of Pastry Arts, quindi Quique Dacosta che l’ha promossa capopasticciera nel suo ristorante di Dénia...
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Andrea Cuomo
fonte: https://www.identitagolose.it/news/?id=158
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