Per questo motivo il forno si trova nelle retrovie, in cucina. A lui nemmeno dispiace poi tanto, timido come è, poi in sala c’è la sua futura moglie a spiegare il suo concetto di pizza ai clienti.
Fissato per la cottura, spesso se ne occupa in prima persona, anche se adesso lavora con una squadra di 10 persone fra sala e cucina.
Il locale è carino e confortevole, piccolo ma ben strutturato. Il menù è stagionale e le pizze sono preparate con ingredienti acquistati dai produttori delle zone limitrofe. Noi siamo andate a trovarlo per il nostro progetto #VaDoveTiPortaIlConciatoRomano, del resto l’agriturismo Le Campestre è a pochissimi chilometri.
Abbiamo provato O’ Scarpariello: un’ombra di pomodoro San Marzano DOP, pacchetelle di pomodoro “Scarpariello” e in uscita Conciato Romano e olio evo “OSCO-Monocultivar”.
Poi abbiamo avuto un anticipo di primavera con la 4 pomodori: quattro consistenze diverse fra pacchetella gialla e rossa del Piennolo, pomodoro semi dry essiccato al vapore e pomodoro scarpariello, sulla base fior di latte e in uscita basilico e Conciato Romano.
Il suo cavallo di battaglia è la Dop rivisitata con mozzarella di bufala e pomodorino semidry che ci promettiamo di provare la prossima volta...
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Alessandra Farinelli
fonte: https://www.pizzaontheroad.eu/si-parte-da-decimo-scalo-a-caserta/
Locale segnalato da Petra (ndr)
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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