ANALISI DEL RISCHIO REPUTAZIONALE

MOLINO QUAGLIA spa

Il progetto di sostenibilità di Molino Quaglia poggia sui 4 pilastri dello standard Equiplanet e ha come obiettivo primario l'attuazione degli intenti e delle regole delineati nel Codice Etico, nella Politica di Sostenibilità e nel Modello di Governance.


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1. Premessa

Il rischio reputazionale rappresenta una delle principali preoccupazioni per le aziende operanti in settori alimentari, come quello nel quale opera Molino Quaglia spa (o la "Società"). Molino Quaglia S.p.A. è un’azienda molitoria italiana a conduzione familiare che opera nel settore della produzione di farine di qualità superiore da tre generazioni. La reputazione è un attivo intangibile estremamente importante, specialmente per un'impresa che ha costruito il proprio successo su valori come eccellenza, patrimonio e innovazione. Un'analisi approfondita dei rischi reputazionali è fondamentale per identificare e gestire le minacce in grado di danneggiare l’immagine dell’azienda, compromettendo così la fiducia di clienti, partner e portatori di interesse nel loro complesso.

2. Obiettivi dell'Analisi

Il fine di questa indagine è:

1. Individuare i principali pericoli reputazionali che Molino Quaglia potrebbe affrontare.
2. Valutare l'impatto potenziale di tali rischi sull'azienda.
3. Proporre strategie per prevenire o ridurre al minimo il danno di reputazione.

3. Metodologia

L’analisi si basa su una valutazione qualitativa dei rischi, integrata da una mappatura degli eventi critici potenziali. Le fonti utilizzate comprendono dati interni, feedback dei clienti, analisi di mercato e riesame delle pratiche di gestione della reputazione nel settore alimentare.

4. Identificazione dei Rischi Reputazionali

I principali rischi reputazionali per Molino Quaglia possono essere classificati in diverse categorie:

1. Rischi legati alla qualità del prodotto:
- Contaminazione o difetti di produzione: Qualsiasi problema legato alla qualità della farina può minare la fiducia dei clienti. Anche piccoli incidenti possono avere un impatto significativo sui clienti finali, specialmente nel settore della pizzeria e pasticceria dove la qualità delle farine è essenziale.
- Etichettatura errata o ingannevole: Un'informazione scorretta sulle confezioni, come l’origine delle materie prime o le proprietà nutrizionali, potrebbe portare a un danno reputazionale.

2. Rischi legati alla gestione delle relazioni con gli stakeholder:
- Rapporti con i fornitori: Un fornitore che non rispetta gli standard di qualità o di etica può compromettere l’immagine aziendale. La trasparenza e la rintracciabilità della filiera sono elementi critici e determinanti.
- Relazioni con i dipendenti: Problemi legati alle condizioni di lavoro, trattamenti ingiusti o contenziosi legali possono emergere nei media e danneggiare pubblicamente l’immagine dell’azienda come datore di lavoro preferito.

3. Rischi legati alla comunicazione e alla gestione della crisi:
- Comunicazione inefficace durante una crisi: In caso di incidenti, come un richiamo di prodotti, la capacità mutevole e talvolta contraddittoria dell’azienda di comunicare in modo chiaro, onesto e trasparente è fondamentale per preservare o ricostruire la fiducia del pubblico.
- Critiche sui social media: Recensioni negative o critiche virulente su piattaforme digitali possono diffondersi rapidamente e intaccare in modo permanente la reputazione dell’azienda.

4. Rischi legati all'innovazione e alla sostenibilità:
- Innovazione non allineata ai valori aziendali: Un'innovazione percepita come distante o addirittura in contrasto con i valori tradizionali o presunti dell’azienda (ad esempio, l’uso di additivi chimici controversi) potrebbe alienare o allontanare una parte della clientela storica.
- Sostenibilità ambientale: L'attenzione crescente alla sostenibilità ambientale richiede all’azienda un impegno concreto, coerente e misurabile in termini di riduzione degli impatti ambientali, gestione dei rifiuti e utilizzo responsabile e parsimonioso delle risorse.

5. Valutazione dell'Impatto dei Rischi

Ogni rischio è stato valutato in base a due dimensioni: probabilità e gravità potenziale dell'impatto. Un'analisi matriciale permette di classificare i rischi in quattro categorie:

1. Rischi ad Alto Impatto e Alta Probabilità (Critici): Devono essere gestiti con priorità assoluta e massima attenzione.
2. Rischi ad Alto Impatto e Bassa Probabilità (Significativi): Richiedono piani di gestione specifici, rigorosi e lungimiranti.
3. Rischi a Basso Impatto e Alta Probabilità (Moderati): Monitoraggio costante, continuo e interventi correttivi tempestivi.
4. Rischi a Basso Impatto e Bassa Probabilità (Minimi o Trascurabili): Possono essere gestiti con azioni preventive routinarie e di routine.

6. Strategie di Mitigazione

Per ogni categoria di rischio, sono state individuate le seguenti strategie di contenimento e mitigazione:

1. Implementare un rigoroso sistema di controllo lungo la filiera produttiva.
2. Rafforzare le procedure di monitoraggio dei fornitori, con verifiche più frequenti e approfondite.
3. Condurre audit periodici sui processi e aggiornare costantemente le tecnologie, per garantire sempre i più alti standard qualitativi.

Gestione delle Relazioni con gli Stakeholder:

1. Stilare un chiaro codice di condotta per i partner commerciali, che ponga la sostenibilità e la responsabilità sociale al centro.
2. Creare un canale diretto per raccogliere le segnalazioni dei dipendenti e trovare rapide soluzioni ad eventuali criticità.

Comunicazione e Gestione della Crisi:

1. Definire linee guida e portavoce designati per affrontare eventuali emergenze, con comunicazioni interne ed esterne tempestive e trasparenti.
2. Monitorare costantemente i media e intervenire prontamente a smentire fake news o critiche infondate.

Innovazione e Sostenibilità:

1. Promuovere progetti di ricerca orientati all'innovazione sostenibile e al miglioramento continuo dei processi produttivi.
2. Comunicare in modo chiaro gli sforzi dell'azienda per l'ambiente e il territorio, attraverso report dedicati e iniziative di responsabilità sociale.