A cavallo tra la fine del '700 e i primi dell'800, Oliver Evans (1755-1819) introdusse negli Stati Uniti d'America numerose e notevoli innovazioni tecnologiche alla macinazione a pietra del grano, con lo scopo di aumentare la produzione oraria, ridurre i costi e migliorare la qualità della farina. A proposito della qualità dei prodotti della molitura, egli riteneva che "Non è quanto la farina sia macinata fine che ne distrugge la vitalità, quanto il grado di pressione applicato al grano durante la sua molitura. La farina può essere ridotta a granulometrie finissime senza rovinare la sua qualità (panificabile, ndr) ; a patto che sia prodotta con pietre pulite e acuminate, e con bassa pressione"