Ricetta di Roberto Saluzzi dal Blog Le Tentazioni di Roberto
"Panzerotti miei adorati!
Va bene la torta, ok per un cremoso o semifreddo, vada pure per un bignè, ma davanti a un piatto di panzerotti appena fritti, caldi, fumanti e… filanti non c’è nulla al mondo che possa reggere il paragone!
In mezzo a tante dolci prelibatezze nordiche o straniere qui svelo le mie origini meridionali. Questa è una ricetta che si tramanda da alcune generazioni nella mia famiglia e precisamente l’ho avuta da mia madre che me ne ha fatto dono tanti anni addietro; ricordo l’atmosfera di festa tra noi fratelli ancora piccolini quando vedevamo la mamma impastare la farina e preparare la mozzarella e pomodori in minutissimi pezzetti. E poi vedere come queste mezzelune di pasta ripiena si gonfiavano nell’olio caldo, il profumo che si irradiava in tutta la casa, il primo morso che ti consolava…"
Per l'impasto:
(per 20 Panzerotti da circa 80 g)
1. Nella planetaria mettete farina, lievito sbriciolato, olio e poco alla volta l’acqua appena tiepida; impastate bene e aggiungete il sale e zucchero, anche questi poco alla volta.
2. Fate riposare il tutto nella ciotola per una ventina di minuti, poi rimpastate brevemente e mettetelo in luogo tiepido per 2-3 ore, finché cresce del doppio in volume.
3. Tagliate i pomodorini e la mozzarella in una piccola dadolata, mettete i due preparati su carta assorbente in modo che perdano un po’ della loro acqua.
4. Mettete sul fuoco una larga e profonda padella piena d’olio*.
5. Con l’impasto lievitato formate tante palline di peso a piacere (per i panzerotti piccoli bastano 35-40 grammi, in modo che una volta stese abbiano un diametro di 8-10 centimetri, per quelli più grandi regolatevi voi. In presenza di bambini sono più sfiziosi quelli piccoli e quelli di formato più grande per gli adulti).
6. Stendete queste sfere in dischi molto sottili, mettete pomodori e mozzarella in quantità generosa (è bello sentirsi dire dagli ospiti: “Mmmh, quanto condimento…”); se volete aggiungete un pizzichino di sale (ma anche no, basta quello della pasta e della mozzarella. Alcuni aggiungono basilico o origano o tutti e due, io li sconsiglio perché in frittura tendono a diventare amari e coprono i delicati profumi del pomodoro e mozzarella).
7. Bagnate i bordi con acqua e chiudeteli a metà a formare delle mezzelune; premete molto bene la giuntura in modo che durante la cottura non si aprano e il condimento non schizzi violentemente dappertutto.
8. Controllate la temperatura dell'olio (usate un termometro oppure immergete un pezzetto di pasta: se fa subito bollicine e viene a galla allora è pronto).
9. Immergete i panzerotti e friggeteli fino ad un bel colorito bruno.
10. Serviteli subito (il fritto non può aspettare, gli ospiti sì, dopo averli legati alla sedia…)
Note:
* "Allora, due cose: è bene usare una padella grande in modo che si possano friggere più panzerotti alla volta e non far aspettare troppo i famelici ospiti che desiderano addentarli il prima possibile. L’olio deve essere fresco e di ottima qualità; per il tipo dipende un po’ da voi: se si frigge nell’olio extra vergine il tutto verrà più profumato ma più pesantino; nello strutto, come si faceva una volta… francamente lo sconsiglio, anche se ancora oggi lo “gnocco fritto” del modenese si frigge con questo grasso animale. Se volete fare una cosa media usate l’olio di arachidi, purché la temperatura sia intorno a 160-170° massimo".
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